VIVIENNE WESTWOOD, L’ULTIMA PUNK

Definire Vivienne Westwood una stilista sarebbe riduttivo e allo stesso tempo estremamente ingeneroso nei confronti di questa splendida e sorridente ragazza di 75 anni; così come sarebbe altrettanto riduttivo e ingeneroso paragonare la sua ultima sfilata a qualsiasi altra sfilata della settimana della moda milanese appena conclusa.

Perché ad andare in scena lo scorso 19 giugno non è stata soltanto la creatività di una stilista nota per le sue provocatorie e innovative creazioni, la stilista che ha saputo trasformare la cultura punk in uno stile universale mai tramontato; prima di tutto ad andare in scena è stata la Vivienne Westwood ribelle, attivista, famosa per le sue numerose battaglie per i diritti civili e le continue prese di posizione politiche, da ultimo quella a sostegno di Julian Assange, fondatore di WikiLeaks.

Così la settimana della moda milanese si trasforma nell’occasione per lanciare la sua ultima battaglia al grido di “I am Julian Assange” (la cui foto troneggia sulla scenografia della sfilata) con una lettera indirizzata a tutti i presenti e un video messaggio che apre la sfilata in cui Vivienne Westwood, con un tono garbato ma allo stesso tempo perentorio, il tono di chi sa di avere l’autorevolezza delle proprie idee e della propria posizione sociale, il tono di chi ha trascorso gli ultimi 40 anni tra mille battaglie, personali e non, rivolgendosi al Primo Ministro inglese gli ricorda – come se fosse necessario – che lei è Vivienne Westwood, stilista e attivista, ma soprattutto amica di Assange (“Dear Prime Minister Cameron. I am Vivienne Westwood. I am a fashion designer and and activist, and I am a friend of Julian Assange”), alzando il tono quando si tratta di ribadire l’innocenza del suo amico e l’illegittimità della sua detenzione, lanciando infine un monito: qualunque cosa farete, non potrete impedirgli di dire le verità.

westwood assange

Vivienne Westwood ci ricorda che stiamo prendendo parte ad evento globale a sostegno della libertà di pensiero e di coloro che si sacrificano per far valere questa libertà (“We are taking part in a global event to celebrate whistleblowers and freedom”), un evento che parte dalla settimana della moda e che coinvolge tutti senza distinzione di sesso, come la sua ultima collezione volutamente unisex e ispirata alle icone rock degli anni ’70, da Jimi Hendrix a Marianne Faithfull.

vivienne westwood 7

Così sulle note conclusive di una splendida “Gardenia” (ultimo singolo di Iggy Pop), Vivien Westwood cattura la passerella per il suo personale e meritatissimo show nello show come solo una vera rockstar sa fare a testimoniare che, sebbene i tempi del punk sono ormai passati, la rivoluzione culturale, oltre che stilistica, che è stata il cuore pulsante di quel movimento e che da sempre è l’anima del rock’n’roll, non è affatto terminata, che le idee che ne hanno ispirato la cultura e il movimento vivono ancora: cambia la moda, cambiano gli stili, ma non l’animo punk, la voglia di opporsi e di lottare contro ogni forma di ingiustizia. Del resto, non potrebbe essere diversamente per una ragazza di 75 anni che ama definirsi – e per noi lo è – l’ultima punk ancora in vita.

vivienne

Soundtrack:

Gushing Climax (Moist Mix) – Gazeebo

Locust – &Me

Access to Excellence – Diamond Version

Gardenia – Iggy Pop

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