The Rock Side of Halloween: 10 canzoni da brividi

E’ ormai evidente che anche nel nostro paese impazza l’Halloween mania, complice la nostra impareggiabile bravura – tutta Made in Italy – a far festa ad ogni occasione.

Così mentre voi siete ancora alle prese con la scelta del travestimento più figo per questa notte, ho pensato di selezionare 10 canzoni rockettare a tema che non dovrebbero mai mancare nella playlist di un party la notte di Halloween.

E se volete, trovate la playlist su Spotify al seguente link:

https://open.spotify.com/user/11137343086/playlist/3qlxL1IyGsFCaxFvmBvA5g

Buon ascolto e buon divertimento!

Thriller – Michael Jackson – Thriller (1983)

E’ mezzanotte, la luna piena, un ragazzo si trasforma in lupo mannaro, e poi ancora un cimitero di zombi che si lanciano in una danza sfrenata destinata a fare la storia: questa è Thriller, la canzone di Halloween per eccellenza, la canzone simbolo del Re del Pop, accompagnata da un video (all’epoca il più costoso della storia) semplicemente pazzesco ancora oggi, 33 anni dopo la sua uscita, affidato alla regia di John Landis, lo stesso regista de Un lupo mannaro americano a Londra, da cui Jackson trasse spunto per il video (che amava definire, vista la durata, uno short movie). Ciliegina sulla torta, la voce narrante in sottofondo del mitico Vincent Price, icona del cinema horror.

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Pet Sematary – The Ramones – Brain Drain (1989)

Anche le leggende del punk newyorkese hanno da dire la loro ad Halloween: Pet Sematary è infatti il singolo tratto da Brain
Drain del 1989, realizzato per un fan d’eccezione come Stephen King e inserito nella colonna sonora dell’omonimo horror movie diretto lo stesso anno da Mary Lambert (ispirato a sua volta dall’omonimo racconto del celebre scrittore americano). Inoltre, se ciò non bastasse, ecco che ci pensano Joey, Johnny, Dee Dee e Marky a ricreare con un po’ della loro ironia una atmosfera funerea nel relativo video che, purtroppo per noi, sembra anticipare quello che sarà il destino di tre di loro.

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Bullet with Butterfly WingsThe Smashing Pumpkins – Mellon Collie and the Infinite Sadness (1995)

Un mondo ormai orfano dei Nirvana e del loro leader Kurt Cobain, si ritrova all’improvviso stordito per la potenza di questo nuovo inno post grunge con cui la band di Chicago, all’intro di “The world is a vampire” fa esplodere tutta la rabbia e le paure di una generazione che sembra adesso avere ritrovato un messia. Canzone a parte, The Smashing Pumpkins non solo perché Halloween è sinonimo di zucche, ma soprattutto perché Billy Corgan (qui ancora con i capelli nero corvino ma ugualmente terrificante come nel look post rasatura) con il suo aspetto mefistofelico sembra un Nosferatu dei tempi moderni, perfetto per incutere paura la notte delle streghe. Immaginatevelo mentre bussa porta a porta sostituendo all’innocente “scherzetto o dolcetto” l’intro della canzone “The world is a vampire” mentre vi fissa negli occhi. Terrificante no?

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School’s out – Alice Cooper – School’s out (1972)

Lo zio Alice Cooper, al secolo Vincent Damon Furnier, con il suo trucco cadaverico e il famoso boa (vero) utilizzato nei suoi show fatti di ghigliottine e bambole impalate, è la perfetta fonte di ispirazione per il perfetto look (non me ne vogliano Gene Simmons e Paul Stanley) e per la perfetta colonna sonora del perfetto Halloween party. E per restare in tema, School’s Out è stata inserita nella colonna sonora del cult horror Scream (1996), diretto da Wes Craven, maestro del genere e padre di un altro mito horror rispolverato ad ogni Halloween: Freddy Kruger.

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Lullaby – The Cure –  Disintegration (1989)

Anche Robert Smith ha le sue paure e per esorcizzarle ci regala questa “ninna nanna” terrificante con cui il cantante dei Cure traduce in musica i suoi peggiori incubi da bambino, incubi che diventano “realtà” attraverso il video, in cui tra ragnatele e ambientazione dark, uno Smith impaurito (come ogni bambino prima di addormentarsi) deve fare i conti con l’uomo ragno cannibale del testo che finirà per mangiarlo (“The spiderman is having me for dinner tonight”).

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Creatures of the Night – KISS – Creatures of the night (1982)

I KISS stanno ad un qualsiasi party come le chitarre elettriche stanno al rock’n’roll: che vi piacciano o no, non sarebbe neanche lontanamente pensabile escluderli dalla vostra personalissima playlist. Così archiviato il periodo disco di I Was Made For Loving You e tralasciando Rock And Roll All Nite fin troppo scontata, quale migliore occasione per rispolverare Creatures of the Night, tratta dall’omonimo album del 1982 che, a parte la title track, sembra essere stato registrato la notte di Halloween. A voi la scelta tra Keep Me Comin’, Rock And Roll Hell, Killer e I Love It Loud (ancora oggi pezzo di punta dei loro concerti). Se poi volete distinguervi anche per il travestimento più figo, non dovete fare altre che scegliere il vostro make-up tra quello The Demon, The Starchild, The Catman o The Spaceman.

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Sympathy for the Devil – The Rolling Stones – Beggars Banquet (1968)

Non inserirli in questa playlist (come in qualsiasi altra playlist rockettara) sarebbe un sacrilegio. Se poi si tratta di Halloween la scelta non può che ricadere su Sympathy For The Devil in cui Jagger nei panni di un distinto Lucifero introduce se stesso (“Please allow me to indroduce myself/I’m a man of wealth and taste”) finendo per raccontare, al ritmo di questa travolgente samba rock tutte le malefatte compiute, per arrivare ad urlare una (forse) grande verità: a questo mondo non ci sono né buoni né cattivi poiché siamo allo stesso tempo tutti buoni e cattivi (“Just as every cop is a criminal/and all the sinners saints”).

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One Way Ticket – The Darkness – One Way Ticket to Hell… and Back (2005)

Se c’è qualcuno che sa come far festa e dimenarsi a suon di Rock’n’Roll, quello è sicuramente quel matto da legare di Justin Hawkins voce e chitarra dei The Darkness che nel video veste i panni di un insolito demone il cui compito è quello di riaccendere l’inferno, ormai ghiacciato a causa della mancanza di grandi rock band. E che loro siano una grande rock band lo dimostrano, oltre i dischi (non sempre in grado replicare Permission To Land,  debutto col botto del 2003), anche i loro concerti dal vivo: andate e ne vedrete delle belle, provare per credere. Per il momento potete limitarvi a metter su One Way Ticket e a dimenarvi la notte di Halloween come solo Justin sa fare.

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Living after Midnight – Judas Priest – British Steel (1980)

La note di Halloween, si sa, inizia a mezzanotte, l’ora in cui le streghe escono per strada. Potete quindi aprire le danze con i metallari Judas Priest e la loro Living After Midnight , primo singolo tratto dall’album British Steel del 1980, vero e proprio inno della band, tanto da essere ormai utilizzato come brano di chiusura per i loro concerti. Sempre attuale nonostante i suoi 36 anni.

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Still of The Night – Whitesnake – Whitesnake (1987)

 Una delle più belle e potenti canzoni dei Whitesnake all’apice della loro carriera con l’omonimo album del 1987, e un David Coverdale sempre pronto a graffiare con la sua voce unica, che in Still Of The Night ricrea atmosfere da film horror nonostante la canzone e il video alludano evidentemente a ben altro (“Nel silenzio della notte/sento il lupo ululare, tesoro/che annusa intorno alla tua porta (…) all’ombra della notte/vedo sorgere la luna piena/dirmi cosa c’è in serbo”. “In the still of the Night/ I hear the wolf howl, honey/Sniffing around your door (…) In the shadow of night/I see the full moon rise/Telling me what’s in store”). Per veri hard rocker.

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