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Bryan Adams in concerto a Milano: quando il Rock rende eternamente giovani

Poche sono le rockstar che nel corso della loro carriera sono state in grado di abbattere le barriere del rock e conquistare schiere di fan sparse in giro per il mondo come Bryan Adams, un ragazzo canadese che con la sua musica semplice ma mai banale, dal 1983 è arrivato dritto al cuore di tutti, ma proprio tutti, rocker e meno rocker, facendo divertire, sognare e innamorare intere generazioni, una su tutte le mia, quella dei teenager degli anni 90 – oggi ultra trentenni -, cresciuti con So Far So Good, suo primo Greatest Hits.

Gli stessi che hanno gremito il Forum di Assago in ogni dove in occasione del ritorno di Bryan Adams a Milano per le seconda tappa italiana del Get Up Tour! Ma non solo, tra di loro intere famiglie, tantissime mamme e fan più giovani a testimoniare come Bryan Adams sia ancora uno degli artisti più amati e uno dei più importanti rocker in circolazione.

Un amore quello dei 10.000 spettatori del Forum che il rocker canadese ricambia con un concerto davvero unico e strepitoso, uno di quei concerti che ti restano nel cuore a vita, ti lasciano senza fiato, facendoti tornare a casa senza voce ma felice come un bambino a Disneyland.

Così con qualche minuto di ritardo, quanto basta per fare surriscaldare ancora di più l’atmosfera e rendere l’attesa più elettrizzante, Bryan Adams si presenta sul palco con un look un po’ più maturo, in giacca e camicia, accompagnato dalla sua band e senza perdersi in chiacchere – che arriveranno in ogni caso in tanti altri momenti della serata – attacca subito con Do What Ya Gotta Do dall’ultimo album in studio Get Up!

Arrivano quindi puntuali tutti i più grandi successi rock da Can’t Stop This Thing We Started a Run To You, It’s Only Love, la sempre favolosa Summer of ’69, Somebody e ancora Back To You e 18 Til I Die, che trasformano il Forum in un vero e proprio karaoke, con Adams che, chitarra in spalla, sfoggia una voce graffiante, sempre potente come se il tempo per lui si fosse fermato a 30 anni fa, incarnando alla perfezione uno dei dogmi del rock’n’roll, quello per cui il rock rende eternamente giovani, nonostante all’anagrafe, con i suoi 58 anni da poco compiuti, Bryan Adams non sia più un ragazzino.

Non mancano alcuni brani tratti dagli album più recenti (Don’t Even Try, You Belong to Me, Ultimate Love) e ovviamente le canzoni d’amore – altro marchio di fabbrica che ha fatto del canadese un punto di riferimento nell’universo femminile – da Heaven a Have You Ever Really Loved a Woman?Please Forgive Me e (Everything I Do) I Do It For You, e infine All for Love, eseguita voce e chitarra dal solo Adams, a chiudere oltre due ore di puro spettacolo.

Qualcuno potrebbe chiamarla “operazione nostalgia”, quelle che molte rock star nel bel mezzo di una crisi creativa mettono in piedi per far cassa. L’uso del condizionale è però d’obbligo perchè quella andata in scena al Forum di Assago tutto è tranne un’operazione nostalgia. Al contrario Bryan Adams con la sua energia, la voglia di divertirsi e scherzare sul palco, la capacità di tenere sempre in pugno il suo pubblico – che a tratti ricorda quel “ragazzo” del New Jersey di nome Bruce Springsteen -, ha dimostrato di potere ancora regalare, a 58 anni, ai propri fan e al rock in generale grandi momenti di intrattenimento – tipico della vecchia guardia rock’n’roll – e ovviamente di pura gioia musicale. L’ennesima dimostrazione questa che il rock rende eternamente giovani.

Setlist:

Do What Ya Gotta Do
Can’t Stop This Thing We Started
Don’t Even Try
Run to You
Go Down Rockin’
Heaven
This Time
It’s Only Love
Please Stay
Cloud #9
You Belong to Me
Summer of ’69
Here I Am
When You’re Gone
(Everything I Do) I Do It for You
Back to You
Somebody
Have You Ever Really Loved a Woman?
Please Forgive Me
The Only Thing That Looks Good on Me Is You
Cuts Like a Knife
18 til I Die
I’m Ready
Brand New Day
Ultimate Love
C’mon Everybody (Eddie Cochran cover)
Straight From The Heart
Rememberance Day
All for Love