little steven and the disciples of soul - the g side

LITTLE STEVEN AND THE DISCIPLES OF SOUL IN CONCERTO A MILANO: LA RECENSIONE DI THE G SIDE

Non chiamatelo semplicemente “il chitarrista storico” di Bruce Springsteen, perchè Steven Van Zandt (all’anagrafe Steven Lento) alias Little Steven, alias Miami Steven, alias Silvio Dante protagonista de I Soprano, è un pezzo fondamentale del Rock’n’Roll con una storia di oltre 40 anni da raccontare.

E adesso che il Boss ha congedato temporaneamente la E Street Band per lanciarsi a Broadway con il suo nuovo spettacolo, Little Steven riparte per raccontare la sua storia, il suo rock’n’roll! Riuniti i vecchi amici dei Disciples of Soul, un gruppo di grandissimi musicisti (uno su tutti, Eddie Manion) che lo accompagnano dai primi anni 80 quando decise di interrompere – per fortuna, temporaneamente – il suo legame artistico con il Boss, realizza un nuovo bellissimo album, Soulfire, e da vita ad un nuovo tour che ha fatto tappa anche a Milano.

Così, con l’inseparabile bandana e foulard al collo, Little Steven regala ai fan presenti all’Alcatraz una vera e propria celebrazione di tutti i suoi generi musicali preferiti che prende il via con Even the Losers, cover del grande Tom Petty, e che prosegue con i brani dell’ultimo album: dal rock’n’roll di Soulfire, I’m Coming Back, I Don’t Want To Go Home e Ride The Night Away, al blues di Blues Is My Business, al doo-wop di The City Weeps Tonight, e ancora Standing In The Line Of Fire omaggio ad Ennio Morricone con un intro in pieno stile spaghetti-western, e Down And Out In New York City che riporta l’atmosfera al rock dei primi anni 70 e alle ambientazioni dei film della Blaxploitation.

E non mancano i vecchi pezzi tratti dai primi album come Salvation, Solidarity, Princess of Little Italy, I Am a Patriot, e ovviamente la classica Bitter Fruit e Out of The Darkness a chiudere due ore e trenta minuti di questo rock’n’roll circus vecchia maniera.

Agli occhi dei presenti, è solo puro intrattenimento rock, lo stesso rock che ha influenzato Little Steven e che lo ha reso celebre nei club del New Jersey quando, come racconta lo stesso tra una canzone e l’altra, faceva musica libero da ogni vincolo e legame: nessun contratto e nessun manager, ma solo lui e la sua musica. Come ieri sera, quando insieme ad altre 14 persone sul palco, lontano dalla E Street Band, ci ha regalato questo piccolo gioiello musicale, riportandoci indietro nel tempo, a quando un giovane Little Steven libero da ogni vincolo e legame, suonava il rock per il semplice amore del rock, perché in fondo non aveva nulla da perdere. E noi lo ringraziamo per questo, per averci fatto sentire per oltre due ore liberi da ogni pensiero: solo noi, Little Steve e il rock’n’roll.

Giamba – The G Side

Set-list Milano 05.12.2017

Even the Losers (Tom Petty’s cover)
Soulfire (Soulfire)
I’m Coming Back (Soulfire)
Blues Is My Business (Soulfire)
Love On The Wrong Side (Soulfire)
Until The Good Is Gone (Men Without Women)
Angel Eyes (Men Without Women)
Some Things Just Don’t Change (Soulfire)
St. Valentine’s Day (Soulfire)
Standing In The Line Of Fire (Soulfire)
I Saw The Light (Soulfire)
Salvation (Born Again Savage)
The City Weeps Tonight (Soulfire)
Down And Out In New York City (Soulfire)
Princess Of Little Italy (Men Without Women)
Solidarity (Voice of America)
Leonard Peltier (Revolution)
I Am A Patriot (Voice of America)
Groovin’ Is Easy
Ride The Night Away (Soulfire)
Bitter Fruit (Freedom – No Compromise)
Forever (Men Without Women)

Encore
Merry Christmas
I Don’t Want To Go Home (Soulfire)
Out Of The Darkness (Voice Of America)

setlist - the g side
setlist – the g side