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Pantelleria – la Perla Nera del Mediterraneo

Sarà forse perché è stata l’unica parte dell’Italia a non registrare alcun caso di contagio da corona virus dall’inizio della pandemia, sarà che negli ultimi anni, complici anche i social media, il suo fascino ha conquistato sempre più italiani alla ricerca di nuove mete da visitare, sta di fatto che in tantissimi quest’anno trascorreranno le proprie vacanze estive a Pantelleria, la Perla Nera del Mediterraneo, l’isola del vento, l’isola che nonostante batta bandiera tricolore è più vicina alla coste africane che a quelle italiane, un’isola magica ma allo stesso tempo dura e selvaggia che amerete a prima vista o la odierete, spesso per gli stessi motivi.

In ogni caso, se è la vostra prima volta sull’isola o anche se vi è già capitato di visitarla in passato, ecco alcune informazioni utili e qualche suggerimento su cosa fare e come vivere Pantelleria durante il vostro soggiorno questa estate.

Pantelleria e il mare

Se siete alla ricerca di una vacanza al mare comoda, siete nel posto sbagliato: dimenticatevi spiagge e lettini perché Pantelleria non è Formentera né tanto meno Mykonos; qui troverete soltanto scogli, rocce nere di origine lavica sulle quali dovrete trascorrere intere giornate ingegnandovi a trovare una posizione il più possibile comoda. Il gioco vale la candela: di fronte a voi troverete il mare più blu che abbiate mai visto in vita vostra, nuotando tra centinaia di pesci neri come l’ossidiana e del tutto indifferenti alla vostra presenza.

Inoltre, resterete a bocca aperta alla vista di fondali semplicemente meravigliosi: enormi massi franati dal costone come a Cala Cinque Denti o giganteschi blocchi di colata lavica ricoperti da una fitta vegetazione marina che dalla scogliera degradano lentamente nelle profondissime acque blu che circondano l’isola come a Martingana e ancora strapiombi mozzafiato che nascondono grotte e che potrete ammirare durante il giro dell’isola.

Cala Cinque Denti dall’alto

Pantelleria on the road

A Pantelleria il vostro unico mezzo di locomozione sarà una vecchia Panda o se siete fortunati una sgangherata Mehari che vi servirà per macinare ogni giorno chilometri su chilometri per i vostri spostamenti casa-mare-centro di Pantelleria o Scauri (i due principali centri abitati), percorrendo la strettissima strada perimetrale a doppio senso che costeggia l’isola; 51 km di curve, discese e salite ripidissime da cui si diramano strade sterrate e sentieri per raggiungere le numerose discese a mare, alcune agevoli come Bue Marino o l’Arco dell’Elefante, altre decisamente meno come Cala Cinque DentiMartingana, Punta li Marsi e Nikà.

Dammuso con vista su Nikà

In compenso però, vi ritroverete letteralmente immersi nella natura. Vi basterà fare il giro dell’isola sulla perimetrale per raggiungere alcune delle più belle discese a mare come Balata dei Turchi o la stessa Martingana e Nikà, per rendervi conto che ancora oggi queste parti di Pantelleria sono rimaste incontaminate e lontane anni luce da ogni forma di modernizzazione: una folta vegetazione che si alterna ad un paesaggio roccioso con qualche dammuso sparso qua e là a testimoniare la presenza dell’uomo e tutto attorno un’infinita distesa blu del Mediterraneo.

Balata dei Turchi

L’Isola del vento

Uno dei nomi con cui in passato era conosciuta Pantelleria durante la presenza degli arabi è Bent-el-Rhia o Bent al-Rryon, cioè figlia del vento: qui infatti troverete (quasi) sempre vento che spesso manderà all’aria il vostro giro dell’isola in barca o in gommone. Ma non temete perché, anche nelle giornate di vento più intenso, troverete sempre un posto al riparo “dietro l’isola” dove trascorrere una tranquilla giornata di mare (per esempio, i giorni di tramontana sono l’ideale per raggiungere via terra Balata dei Turchi o Martingana).

Nessun segnale

Se siete degli incalliti workaholic o semplicemente dei social addicted, o per restare in tema Covid-19, se pensate di potere lavorare un po’ in modalità smart working, sappiate che siete nel posto meno adatto: infatti, nel 70% dei casi, praticamente su quasi tutta l’isola, la vostra connessione sarà fuori uso. Se quindi non avete a disposizione una rete wifi presso la struttura in cui soggiornate, approfittatene per staccare la spina e godervi la quiete che questa isola ancora oggi riesce ad offrire. A Pantelleria avrete la sensazione, vi assicuro favolosa, di essere anni luce lontani dalla terra ferma.

Non solo mare

A Pantelleria non ci si annoia mai grazie alle numerose alternative che l’isola offre al mare. Potrete decidere così di trascorre una giornata all’insegna del benessere in una delle numerose sorgenti di acque termali sparse in diversi punti dell’isola. Le trovate a Cala Gadir (le più frequentate, soprattutto per la loro facilità di accesso), al lago Specchio di Venere, ideale per una sosta rilassante anche per i fanghi dalle proprietà terapeutiche e tappa obbligatoria soprattutto per chi visita Pantelleria per la prima volta; e ancora alle Grotte di Sataria e infine a Nikà: qui le sorgenti termali si mischiano direttamente con il mare e per questo non sono raggiungibili via terra, sarà quindi necessario fare il giro dell’isola in barca per poterle raggiungere a nuoto.

Lago Specchio di Venere

Gli amanti della natura e dello sport potranno invece andare alla scoperta della Pantelleria più nascosta attraverso i numerosi sentieri un tempo utilizzati dai panteschi per gli spostamenti all’interno dell’isola. In questo caso, attrezzatevi di scarpe da trekking e ovviamente di una guida locale per evitare di perdervi.

Imperdibile anche il giro dell’isola alla scoperta delle tantissime chiese e chiesette sparse nelle varie contrade dell’isola, i cui prospetti bianchissimi si scontrano con il colore nero delle rocce utilizzate per costruire muretti di cinta a secco (altra caratteristica di Pantelleria), il verde della vegetazione e il blu del mare.

Aperitivi, cena e vita notturna

Nonostante Pantelleria non sia Ibiza (e qualcuno come il sottoscritto dirà per fortuna), durante la vostra permanenza sull’isola avrete comunque la possibilità di scegliere tra numerosi locali per il vostro aperitivo, appuntamento irrinunciabile dopo una lunga giornata al mare o in barca. I punti di ritrovo più in voga sull’isola li trovate alla Nicchia sul Mare, enoteca e winebar, posizionato sul Lungomare di Pantelleria Centro, alla Dispensa Pantesca (adiacente al ristorante La Nicchia a poche centinaia di metri dal piccolo centro di Scauri), al Kaya Kaya (per una atmosfera più anni 80 e una selezione musicale sempre impeccabile) e ai Cornutazzi, questi ultimi due situati al porticciolo di Scauri, a pochi metri l’uno dall’altro, e infine alle Cale a pochi metri dall’Arco dell’Elefante.

Se cercate invece delle location davvero suggestive anche da immortalare sui vostri profili Instagram, non potrete non fermarvi al Sikelia e al Sesiventi: il primo, un antico dammuso ristrutturato a trasformato in hotel e annessa spa (con all’interno il ristorante Themà dove fermarsi per cena), situato in contrada Monastero (sopra il paese di Scauri) offre ai propri clienti una vasta scelta tra diversi cocktail come il Jardinu fatto con il tipico passito di Pantelleria (oltre a gin, lime e campari), il Sikelia (fatto con dark rum, arancia, e lime a pezzi, zucchero di canna, slice di zenzero fresco, ginger ale angostura bitter e ghiaccio spezzato), o il Margarita Island, cocktail esotico ed estivo (fatto con fruit passion, tequila, triple sec e lime); il secondo è invece situato in contrada Mursia (quasi a metà strada tra Pantelleria centro e Scauri). In entrambi i casi il vostro aperitivo si svolgerà sui caratteristici tetti bianchi a cupola dei dammusi, di fronte ad uno dei tramonti tra i più belli dell’isola. E se siete fortunati, avrete la possibilità di vedere in lontananza le coste della Tunisia e vi assicuro che si tratterà di uno spettacolo davvero emozionante.

Anche per la cena, avrete l’imbarazzo della scelta tra i numerosi ristoranti presenti sull’isola, pronti a soddisfare ogni vostra esigenza e palato:

  • la Nicchia (@lanicchiaristorantepantelleria), punto di riferimento sull’isola dal 1987, è un vecchio dammuso ristrutturato, con magazzino del vino e giardino pantesco annesso, situato a poche centinaia di metri dal piccolo paese di Scauri, propone piatti della tradizione che riflettono la cultura culinaria e il patrimonio enogastronomico unico dell’isola. Anche in versione pizzeria. Imperdibile a fine cena il gelato alla vaniglia con elisir di uva zibibbo, una autentica goduria per il vostro palato.
La Nicchia
  • Themà (@sikeliapantelleria), all’interno del Sikelia, con il suo executive chef siciliano, Diego Battaglia, propone piatti a base di pesce con sfumature esotiche, ma soprattutto e decisamente siciliane. Da provare i tagliolini con “sarde a mare” preparati con una farina di sarde, uvetta, finocchietto e pane tostato, e l’Arapacina, che ricorda tanto la sicilianissima arancina ma è in realtà un piatto unico preparato con pancia di manzo e salsa al ragù, piselli, chips di riso soffiato allo zafferano, riso soffiato al pepe nero e crema al ragusano. 
Themà – Sikelia
  • L’Officina (@costeghirlanda), ristorante all’interno della Tenuta Coste Ghirlanda, situata a Piana della Ghirlanda, nel cuore dell’isola, offre la possibilità di cenare a lume di candela immersi nei vigneti sotto il cielo stellato. Il ristorante è affidato alle cure dello chef abruzzese, Luca Mattai, che propone una cucina con piatti a base di pesce che raccontano i sapori dell’isola, cui si aggiungono alcune sfumature provenienti dal percorso di formazione internazionale dello chef. Da non perdere la chitarrina all’uovo con lo scorfano e basilico, la cernia al guazzetto bianco con sedano e menta.
L’Officina – Tenuta Coste Ghirlanda
  • Giardini di Rodo (@i_giardini_dei_rodo), situato anche questo vicino il paese di Scauri all’interno di quella che una volta era l’abitazione della famiglia Rodo, propone piatti della tradizione in combinazioni nuove e gustose che esaltano le materie prime di Pantelleria come la cheesecake di tumma con agro di cipolle e foglia di cappero per antipasto, le busiate con gambero rosso di Mazara del Vallo, spuma di piselli e crumble al nero di seppia per primo, il maialino in crosta di pistacchi e capperi con salsa di birra di zibibbo di Pantelleria per secondo, e per finire il semifreddo al cappero con grue di cacao e salsa fondente.
I Giardini di Rodo
  • Al Tramonto (@al_tramonto_ristorante), situato in Contrada Penna (poco distante da Scauri), all’interno di una struttura realizzata di recente ma nel pieno rispetto della tradizione architettonica pantesca dei dammusi, è gestito dai simpatici e sempre disponibili Oscar e Valentina che propongono piatti tipici della tradizione pantesca e loro rivisitazioni, accompagnati da vini per lo più di provenienza locale, come i bianchi dal bouquet leggero, che meglio si sposano coi sapori del mare e degli ortaggi che sono alla base della cucina del ristorante.
Al Tramonto
  • Altamarea (@altamareapantelleria), vero e proprio punto di riferimento sull’isola ormai da diversi anni, situata sopra il porticciolo di Scauri, è aperta tutto il giorno, dalla colazione fino a tarda serata, e offre, oltre ai menù del giorno ed al Cous Cous, un servizio di take away per chi intende trascorrere una giornata in barca o fare una scampagnata nell’entroterra pantesco. Ideale per una cena a base di pesce, con vista sull’antico porticciolo di Scauri, ma anche perfetta per una ricca colazione sulla terrazza. Punto di riferimento anche per la vita notturna con i dj set che soprattutto in passato hanno visto alternarsi alla consolle i più famosi DJ internazionali.
Altamarea
  • la Favarotta (@favarotta_pantelleria)situata a Kamma Fuori, immersa nella campagna isolana, è la cornice ideale per gustare la tipica cucina pantesca con antipasto a base di formaggio fresco, grigliate di verdure, seguiti dai deliziosi ravioli di ricotta fresca o dalla “pantescana” a base di verdure e il famoso coniglio, oltre ai deliziosi secondi di pesce come la cernia in guazzetto con capperi di Pantelleria. Tutto accompagnato da un buon vino locale e, per finire la vostra cena, gli immancabili baci panteschi fatti con la ricotta. Imperdibile anche per la simpatia e l’accoglienza del proprietario Alessandro. 

Se non siete ancora stanchi e siete alla ricerca di “vita notturna”, le vostre tappe obbligatorie, in tempi di distanziamento sociale causa covid-19, saranno il Kaya Kaya e i Cornutazzzi, tutti a Scauri a pochi metri di distanza l’uno dall’altro.

Pantelleria e il suo cielo

Un altro spettacolo unico che Pantelleria offre è il suo cielo stellato. La sera, di ritorno dalle vostre cene o da un giro in centro, fermatevi sulla veranda del vostro dammuso, sdraiatevi sulla Ducchena (tipica seduta in muratura che delimita la terrazza del dammuso, spesso trasformata in comodo divano esterno in pietra ricoperto da cuscini), alzate lo guardo: verrete rapiti dal cielo stellato più bello che abbiate mai visto, grazie ad un inquinamento luminoso praticamente quasi inesistente sull’isola.

Ducchena esterna ricoperta da cuscini

Scrive Jean-Claude Izzo nel suo “Chourmo. Il cuore di Marsiglia” che di fronte al mare la felicità è un’idea semplice. Nulla di più vero nella celebre frase dello scrittore francese. E personalmente, dopo 19 estati trascorse sulla Perla Nera del Mediterraneo mi piace aggiungere che a Pantelleria questa idea di felicità diventa realtà.

Provare per credere.

Buone vacanze

Luca – The G Side